" Confido che si proceda con il dovuto impegno nell’opera di conservazione della memoria e di analisi e riflessione storica sul primo grande conflitto mondiale, e che da parte delle competenti istituzioni si segua con attenzione la preparazione dell’anniversario "
Come auspicato dalle parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Governo si farà carico di armonizzare le attività promosse dai diversi enti coinvolti, coordinando o avviando iniziative che avranno i medesimi obiettivi:
- ricordare la Grande Guerra, l’eroismo e il sacrificio dei soldati e della cittadinanza, e tutte le vicende - politiche, culturali, civili - ad essa legate come episodio di fondamentale importanza nel processo di costruzione dell’identità europea, della nostra storia nazionale, e di coesione tra gli italiani di ogni regione;
- promuovere il recupero di storie e Luoghi della Memoria, spesso dimenticati o trascurati, valorizzandone quelli già inseriti in circuiti museali o turistici e potenziandone la conoscenza;
- rendere immediatamente riconoscibili per i cittadini tutte le iniziative legate alle Commemorazioni.
La definizione degli obiettivi, l’individuazione delle iniziative e la loro pianificazione saranno a cura del Comitato Interministeriale per il Centenario della prima guerra mondiale e del Comitato storico-scientifico per gli anniversari di interesse nazionale con il supporto progettuale e operativo della Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale.
La data di inizio delle commemorazioni è stata fissata nel 2014, a cento anni dallo scoppio della Prima Guerra mondiale, in linea con l’avvio delle commemorazioni in tutti i Paesi coinvolti, anche se l’Italia ha preso parte al conflitto contro l’Impero Austro Ungarico nel 1915 e contro la Germania nel 1916, tenuto conto della valenza sovranazionale ed europea dell’evento e delle conseguenze che comunque si sono avvertite nel Paese dal 1914 in poi.
A due anni dalla consegna del premio Nobel per la Pace all'Unione Europea, l’avvio ufficiale delle commemorazioni coinciderà con il semestre di presidenza italiano dell'Ue previsto a partire dal 1° luglio 2014. Chiamati alla Memoria, dunque, per ricordare il sacrificio dei tanti caduti italiani ma anche per svolgere un ruolo non secondario sullo scenario internazionale, ricordando il contributo fondamentale dato dal nostro paese alla nascita dell’UE a partire dalla Giovane Europa di Mazzini, passando per il Manifesto di Ventotene per arrivare ai trattati di Roma del 1957.
